Il compito del sistema immunitario è quello di trovare agenti estranei al nostro organismo, come virus e batteri, e sbarazzarsi di loro. Normalmente, questa risposta ci protegge dalle malattie pericolose.
Nei soggetti allergici, le risposte del sistema immunitario possono innescarsi anche verso sostanze del tutto innocue, come pollini, alimenti, o altro ancora. In questi casi, è la reazione prodotta dal sistema immunitario del soggetto allergico (e non la sostanza in sè) a causare problemi, poihcè si innesca una risposta infiammatoria.
In questi casi la reazione è di tipo allergico e le sostanze che la innescano sono definite allergeni.
Sono il soggetto “allergico” reagisce agli allergeni verso i quali è sensibilizzato, tutti gli altri non presentano alcun tipo di sintomo perchè tali allergeni vengono tollerati e non innescano reazioni avverse.
Quando si sviluppa un’allergia?
Diventare allergici dipende essenzialmente da due fattori: una predisposizione genetica (più o meno “forte”) che ognuno di noi eredita alla nascita, e l’esposizione agli allergeni che ognuno di noi ha durante tutto il corso della propria vita.
Dall’intersezione di questi due fattori (che dipendono da moltissime variabili, e quindi non siamo in grado di prevedere) risulterà se il soggetto diventerà allergico (ad un determinato allergene, o a più di uno) oppure no.
In generale, quindi, per sviluppare un’allergia, è necessario che il sistema immunitario passi attraverso una prima fase di “sensibilizzazione”, nella quale il contatto tra l’allergene e il sistema immunitario stesso innesca dei processi per cui al successivo contatto vi sarà l’attivazione del sistema immunitario stesso e quindi la reazione allergica.
Di conseguenza, salvo alcune eccezioni, le allergie si sviluppano nel corso della vita e non si presentano al primo contatto tra il soggetto potenzialmente allergico e l’allergene (perchè essendo il primo contatto non vi può essere stata una precedente sensibilizazzione)